




Capitolo 6
Mi sollevò in braccio, e poi Kai si sedette sul divano che era lì con me in grembo, tenendomi stretta al petto con la mia testa nell'incavo del suo collo. Mi lasciò piangere e mi sussurrò dolci parole all'orecchio mentre mi accarezzava i capelli con una mano e con l'altra mi strofinava piccoli cerchi sulla schiena. "Betty, mio dolce sole amorevole, shush shush piccola!" Ero un disastro di lacrime e piangevo forte sulla spalla di Kai. Rimanemmo seduti lì per un po' finché non riuscii a calmarmi e rimasi a sniffare ma ancora stringendo forte la sua maglietta nera con il pugno destro. Ho paura che mi butti via quando lo lascio andare. So che gli altri sono ancora lì, posso sentirli respirare e qualche sniffata qua e là . Poi guardai la maglietta di Kai e vidi che era piena delle mie lacrime e del mio muco. E immediatamente mi sentii vergognata, avevo rovinato la sua bella maglietta con il mio stupido muco e le lacrime. Questo mi fece ricominciare a piangere.
"Ehi.. Ehi, Betty cos'è?" Sentii Kai chiedere con preoccupazione nella voce. E ricominciai a piangere mentre gli rispondevo tra le lacrime. "Ho.. ho ro..vinato.. la tua.. maglietta!" Singhiozzavo. Sentii Kai ridacchiare un po' nel mio orecchio, così alzai lo sguardo per vederlo già guardarmi con un'espressione divertita sul volto. Questo fece fermare le mie lacrime, e riuscii a calmarmi di nuovo. Il volto di Kai ha sempre quell'effetto, mi sento sempre al sicuro tra le sue braccia. È davvero il mio posto più sicuro sulla terra! "Non sei arrabbiato?" Chiesi con una voce molto bassa, quasi un sussurro.
"Betty, mio dolce sole, mia piccola coniglietta, non sarò mai e dico mai arrabbiato con te!" disse con tanto amore nella voce mentre mi guardava dritto negli occhi. E anche i suoi occhi mi dicevano quanto avesse solo amore per me! Alzai lo sguardo attraverso le mie ciglia e potevo quasi giurare che i suoi occhi si fossero dilatati un po' prima di riempirsi di nuovo solo di amore. "Sei sicuro? Non posso sopportare se tu o qualcun altro qui è arrabbiato con me, voi siete gli unici che posso considerare la mia famiglia" dissi con una voce bassa ma abbastanza forte da farmi sentire da tutti, mentre appoggiavo la testa sul petto di Kai, lui mi tirò delicatamente più vicino al suo petto e mi baciò sulla testa.
"Betty tesoro, ci avrai sempre tutti noi! Non andremo mai da nessuna parte, sei bloccata con noi!" Sentii Sebastian dire mentre si inginocchiava davanti a me mettendomi una mano sul ginocchio. Lo guardai con tanta speranza negli occhi. Sebastian alzò lentamente la mano verso il mio mento per non spaventarmi di nuovo. "Piccola, da quella notte in cui ti abbiamo incontrato sei diventata parte di questa famiglia, e qualunque cosa accada sarai sempre parte di questa famiglia!" disse con tanto amore e cura nella voce e negli occhi. Sentii le lacrime agli occhi ma non le lasciai scorrere. Le sue parole significavano tanto per me, mi scaldavano davvero il cuore. Questi ragazzi sono riusciti a darmi tanto amore e cura in quattro anni e sono diventati la ragione per cui non ho ancora rinunciato. "Coniglietta, puoi dirci chi ti ha picchiato? Perché questo è più che una semplice caduta dalle scale!" disse Sofia con cautela. "Posso persino vedere un'impronta di mano grande sul collo come se qualcuno avesse cercato di strangolarti!" Guardai Axel che aveva una voce mista di rabbia e preoccupazione.
Guardai tutti i loro volti, e ognuno di loro mi guardava con un misto di amore, rabbia e preoccupazione. La mia mente non riesce a comprendere tutte le emozioni che mi stanno mostrando, perché si contraddicono tra loro. Ero bloccata nei miei pensieri cercando di capire cosa mi stessero comunicando con le loro emozioni in mostra, quando sentii Kai darmi un bacio sulla tempia destra. Questo mi fece uscire dalla mia piccola trance e mi fece guardare lui. Vidi le lacrime nei suoi occhi e sentii la sua mano destra sul mio mento sinistro mentre mi tirava delicatamente il viso per farmi guardare lui. "Per favore, piccola, dimmi chi ha fatto del male alla nostra principessa, ti prego!" Potevo sentire la sua voce incrinarsi un po'. Appoggiai il lato della mia testa sul petto di Kai e feci un piccolo cenno mentre Kai teneva ancora la mano sul mio mento.
Presi la mano destra di Kai, la avvolsi con la mia e la tirai giù sulle mie gambe mentre la tenevo stretta. Feci un respiro profondo e mi diedi un piccolo cenno, preparandomi per questo. "Piccola, stai bene?" Kai stava disegnando piccoli cerchi con il pollice sul mio palmo, nel mio grembo. Guardai di nuovo negli occhi di Kai, strinsi un po' la sua mano prima di abbassare lo sguardo.
Poi iniziai la mia storia, "Non riesco a ricordare un giorno della mia vita in cui non abbia ricevuto una percosse. Era per qualsiasi piccola cosa, tutto, dal tornare tardi a casa dopo il lavoro, non aver pulito bene la casa, a volte se facevo solo un rumore, se piangevo durante una percosse sarebbe stata ancora più intensa. Victor di solito mi strangola fino a farmi perdere quasi conoscenza. E Margarethe di solito mi pugnala o mi taglia, ha inciso alcune parole nella mia pelle. Victor mi ha sparato alcune volte." Feci un respiro profondo e poi sentii Alex asciugare le mie lacrime con i suoi pollici. Lo guardai e potevo vedere tanta rabbia nei suoi occhi. E potevo sentire Kai respirare arrabbiato, sentivo Sofia piangere, mentre Sebastian cercava di calmarla. Christian era seduto accanto a me e a Kai sul divano stringendo e rilasciando il pugno e Silas mi stava semplicemente fissando con le lacrime che gli scendevano dagli occhi con un'espressione sul volto come se non potesse credere a quello che gli avevo raccontato! Strinsi di nuovo la mano di Kai e lo guardai negli occhi. Lui mi guardò con uno sguardo lacrimoso prima di chiedere: "ha mai..." La voce di Kai si incrinò prima che si schiarisse la gola. "Ha mai..." Kai perse semplicemente la voce e le lacrime nei suoi occhi scesero lungo il viso.
So cosa sta cercando di chiedere. Sfilai la mia mano dalla sua e gli asciugai il mento con la mia mano destra.