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Il suo trauma

RYAN

"Vieni con me," dissi, la mia voce più salda di quanto mi sentissi.

Lei esitò. "Dove?"

"Nella mia stanza," risposi.

Le sue sopracciglia si corrugarono, il dubbio le attraversò il viso, ma mi seguì. Silenziosamente. Cautamente.

La salita delle scale fu piena di una tensione che gravava pesa...