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Capitolo duecentotrentuno

GAYLE

Non appena Taedora lasciò la mia stanza, mi gettai sul corpo di Cane, esausta e sollevata. "Grazie a Dio! Lo sapevo! Lo sapevo!"

Chiusi gli occhi per un momento, premendo due dita sul suo collo nella speranza di trovare un battito, ma rimaneva sfuggente. Tuttavia, non mi lascerò abbatt...