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Sessantuno

Theo mi fece cadere all'improvviso sulla morbida poltrona grigia alle mie spalle.

L'uomo, Alaric, gettò uno sguardo oltre la spalla verso il quadro che mi aveva tanto catturata, poi ringhiò, riportando la mia attenzione su di sé. "Scusa," dissi. Inclinò la testa di lato, i suoi occhi rossi e penet...