




Capitolo 3 Vuole il divorzio
Il sole al tramonto dipingeva il cielo di sfumature rosse e dorate.
Una voce ruppe la calma. "Signora Ava James, la signora Mia James vuole vedervi!"
"È Isabella, dalla parte di tua suocera," sussurrò Emma, preoccupata. "Probabilmente è qui per il signor James e questa... Sophia."
Ava si raddrizzò, mantenendo il viso neutro. "Andiamo."
La Villa del Generale, un tempo simbolo di prestigio, era un dono dell'ex Imperatore al nonno di Ethan. Ora, accennava a una gloria passata.
La maggior parte degli uomini della famiglia James trascorse la vita sul campo di battaglia, lasciando pochi a gestire la politica di corte. Il padre di Ethan, Aiden, non ottenne molto nel suo ruolo, e suo zio, Liam, aveva una posizione minore nella Guardia Centrale. Solo Ethan e suo fratello maggiore, Noah, avevano qualche reale abilità militare, e anche loro erano solo generali di Quarto livello prima della loro recente vittoria.
Ava, con Emma al suo fianco, arrivò nelle stanze di Mia James. Sua suocera, che sembrava un po' meglio, era reclinata contro i cuscini con un sottile sorriso. "Ah, Ava, sei qui."
Ava saltò i convenevoli. "Madre, hai incontrato Sophia oggi?"
La stanza, piena del fratello di Ethan, Noah, e sua moglie Abigail, sua sorella Emily, e diversi bambini di varie concubine, si fece silenziosa. Emily sembrava godere della tensione, con un sorriso beffardo sul volto. La moglie di Liam, Madison, sedeva rigida, con un'aria di disprezzo.
Mia esitò, colta alla sprovvista. Con la famiglia presente, non poteva mostrare debolezza. "Ava," la rimproverò, "dove sono le tue maniere? Non hai nemmeno salutato i tuoi anziani. So che sei arrabbiata, ma devi mantenere il decoro."
Ava rimase ferma, lo sguardo fisso. "Madre, se Ethan deve sposare Sophia, allora loro sono la vera coppia di questa casa." La sua voce era calma ma ferma. "E io, come prima moglie, dovrei farmi da parte."
La compostezza di Mia si incrinò. Non era quello che si aspettava. Pensava che Ava avrebbe pianto o fatto una scenata drammatica, qualcosa che avrebbe potuto facilmente manipolare con vuote promesse di conforto. La calma di Ava la disorientò.
"Ava, stai lasciando che le tue emozioni abbiano la meglio su di te," disse Mia, facendo cenno ad Ava di avvicinarsi. "So che è stato difficile, ma il ritorno di Ethan dovrebbe essere un conforto. Quest'ultimo anno è stato duro, soprattutto con la situazione della tua famiglia. Sei l'ultima della linea del Marchese del Nord. Ma ora sei al sicuro con noi."
"Per quanto riguarda Sophia, è un'ufficiale di corte e non può essere solo una concubina. Ethan, essendo premuroso, le sta offrendo una posizione come moglie pari. Dovresti essere grata per la sua considerazione."
Le parole di Mia erano intrise di manipolazione. Sottolineava la vulnerabilità di Ava e la sua mancanza di supporto, ricordandole sottilmente che ora dipendeva dalla famiglia James. Trasformava il tradimento di Ethan in un atto di gentilezza, facendolo sembrare un favore per Ava.
Ava rimase in silenzio, il volto impassibile. Mia, pensando che Ava stesse cedendo, continuò. "Questo matrimonio è un decreto reale. Non abbiamo altra scelta che accettarlo. Col tempo, Sophia ed Ethan otterranno grandi onori militari, e tu, mia cara, gestirai questa casa, beneficiando del loro successo. Non è un bel pensiero?"
"Come hai detto," parlò finalmente Ava, la voce piatta. "Loro sono la vera coppia. I loro successi non hanno nulla a che fare con me."
Mia si irrigidì. "Come puoi dire una cosa del genere? Sei ancora la padrona di questa casa, responsabile della sua gestione."
"Abigail si è ripresa bene," rispose Ava, guardando sua cognata. "È più che capace di prendere il controllo."
Continuò, la voce ferma. "La mia gestione della casa è sempre stata temporanea. È ora che passi queste responsabilità ad Abigail."
"Domani," dichiarò. "Consegnerò i libri contabili."
Abigail, agitata, balbettò, "Io... non potrei farlo. Non sono completamente guarita, e tutti sono stati soddisfatti della tua gestione quest'ultimo anno. Dovresti continuare."
La verità non detta pesava nell'aria. La famiglia James era a malapena in piedi, mantenuta in vita dalla dote di Ava. La vita di Mia dipendeva da medicine costose, del tipo che persino la famiglia reale faticava a ottenere. E tutti sapevano chi le pagava.
Solo Ava poteva impedire a questa famiglia di affondare.
"Ava!" La voce di Mia, acuta di panico, ruppe il silenzio della stanza.