
Vendetta dei Compagni All'asta
Author: Caroline Above Story
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Introduction
Attenzione Contenuto esplicito. Solo per adulti.
Il mio compagno predestinato è il figlio dell'assassino che ha distrutto la mia famiglia e la mia vita.
Devo vendicarmi.
"Voi," ci fissò con un ghigno. "Tutti e due. Alzatevi."
Scossi la testa, tremando, "Per favore... Per favore, non–"
Mi afferrò per il braccio e mi tirò su in piedi.
Afferrò Angelia con l'altra mano e ci trascinò verso la porta.
Angelia era diventata completamente silenziosa mentre veniva trascinata come una bambola di pezza. I suoi occhi sembravano vitrei.
Il mio cuore batteva all'impazzata.
"P-Per favore. Posso darti gemme! Gioielli! Che ne dici dei fiori lunari? Li abbiamo tutti. Se solo ci riportassi indietro–"
"Come pensi di contrattare con qualcosa che non è più tuo?" Sbuffò, "Muoviti. Al capo non piace aspettare."
Le lacrime mi rigavano il viso. Fummo portati fuori dal sotterraneo in un'altra sezione che era stata trasformata in una stanza.
Non c'erano finestre e l'aria era impregnata dell'odore di sudore e lacrime.
L'uomo che ci aveva portato lì ci spinse dentro e chiuse la porta dietro di noi mentre un uomo grasso, simile a una balena, si voltava verso di noi.
Potevo capire dalla sua corporatura e dal suo odore che era umano o che il suo lupo era debole.
Ridacchiò e si leccò le labbra mentre si avvicinava. Si fermò prima da me, afferrandomi il mento e avvicinandosi per annusare il mio odore. Ridacchiò mentre mi ritraevo e rabbrividivo di disgusto.
Poi, si fermò da Angelia, tracciando una mano sulla sua guancia.
Ridacchiò e si fece indietro, "Adoro quelle obbedienti... Benvenute ragazze, nel mio sotterraneo. Mi chiamerete Dan."
Il mio compagno predestinato è il figlio dell'assassino che ha distrutto la mia famiglia e la mia vita.
Devo vendicarmi.
"Voi," ci fissò con un ghigno. "Tutti e due. Alzatevi."
Scossi la testa, tremando, "Per favore... Per favore, non–"
Mi afferrò per il braccio e mi tirò su in piedi.
Afferrò Angelia con l'altra mano e ci trascinò verso la porta.
Angelia era diventata completamente silenziosa mentre veniva trascinata come una bambola di pezza. I suoi occhi sembravano vitrei.
Il mio cuore batteva all'impazzata.
"P-Per favore. Posso darti gemme! Gioielli! Che ne dici dei fiori lunari? Li abbiamo tutti. Se solo ci riportassi indietro–"
"Come pensi di contrattare con qualcosa che non è più tuo?" Sbuffò, "Muoviti. Al capo non piace aspettare."
Le lacrime mi rigavano il viso. Fummo portati fuori dal sotterraneo in un'altra sezione che era stata trasformata in una stanza.
Non c'erano finestre e l'aria era impregnata dell'odore di sudore e lacrime.
L'uomo che ci aveva portato lì ci spinse dentro e chiuse la porta dietro di noi mentre un uomo grasso, simile a una balena, si voltava verso di noi.
Potevo capire dalla sua corporatura e dal suo odore che era umano o che il suo lupo era debole.
Ridacchiò e si leccò le labbra mentre si avvicinava. Si fermò prima da me, afferrandomi il mento e avvicinandosi per annusare il mio odore. Ridacchiò mentre mi ritraevo e rabbrividivo di disgusto.
Poi, si fermò da Angelia, tracciando una mano sulla sua guancia.
Ridacchiò e si fece indietro, "Adoro quelle obbedienti... Benvenute ragazze, nel mio sotterraneo. Mi chiamerete Dan."
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