Read with BonusRead with Bonus

CAPITOLO 4: BACIO RUBATO

POV di Sophie

"I-Io non mi importa chi sei, ma so solo che non puoi lasciare una bambina piangere dopo averla ferita." Dissi mantenendo il contatto visivo con il dio greco che stava davanti a me con il suo volto inespressivo. Sembra giovane quanto me, ma perché è così alto?

Il suo sopracciglio destro si alzò mentre mi guardava, "Quindi non sai davvero chi sono?"

"Non ti conosco, va bene? Devo per forza sapere chi sei?"

Non so nemmeno da dove mi sia venuto quel coraggio. Lo fissai anche se le mie mani stavano già tremando. I suoi occhi erano taglienti e penso che potrei già morire sotto il suo sguardo. "Sei piuttosto coraggiosa, eh? Bene, vediamo dove ti porterà il tuo coraggio."

Senza alcun preavviso, l'uomo mi afferrò per la vita e premette le sue labbra sulle mie. I miei occhi si spalancarono e rimasi congelata sul posto. Posai le mani sul suo petto per spingerlo via, ma era così forte che risultò inutile. Forzò le mie labbra a separarsi con la sua lingua e mi ritrovai a chiudere gli occhi come se stessi godendo. Quando finalmente mi lasciò andare, fu allora che realizzai cosa era appena successo. Alzai la mano e lo schiaffeggiai sulla guancia destra. "B-Bastardo! P-Perché l'hai fatto?!"

"Grazie per il dessert, ci vediamo un'altra volta." Disse mentre si girava e iniziava a camminare via. Volevo fermarlo e prenderlo a pugni in faccia, ma i miei piedi non collaboravano. Lo guardavo con la bocca aperta finché non salì su una limousine nera insieme ai suoi uomini che ridevano. Stringevo la mano in un pugno mentre urlavo a squarciagola, "SEI UN PERVERTITO!!"

"Insegnante Sophie!" Smettei di maledire quell'uomo nella mia testa quando Laila si avvicinò improvvisamente. Mi inginocchiai e la presi in braccio.

"I-Io sono dispiaciuta, Laila. Stai bene?"

Scosse la testa. "Sto bene, Insegnante Sophie."

"Sei sicura?"

"Sì. Quell'uomo, l'uomo che ti ha baciato poco fa. È il tuo fidanzato, insegnante Sophie?" Chiese Laila innocente senza nemmeno sapere come la sua domanda mi fece arrossire automaticamente.

Non riuscii a rispondere subito. "L-Laila, andiamo dentro, va bene? Sicuramente i tuoi compagni di classe ci stanno già aspettando." Cambiai argomento.

"Va bene..." rispose la mia studentessa sempre obbediente.

Non riuscii a concentrarmi su quello che stavo insegnando per tutto il tempo a causa di quello che era successo. Per fortuna i miei studenti non se ne accorsero. Presi l'autobus per tornare a casa e andai direttamente nella mia stanza appena arrivata. Mi sdraiai sul letto e chiusi gli occhi. Cancella quell'incidente dalla tua mente, Sophie. Fai finta che non sia successo, va bene?

Poi spalancai gli occhi. "Ho appena... ho appena lasciato che uno sconosciuto mi baciasse?"

Ho lasciato che uno sconosciuto mi baciasse?!!! Come ha osato farmi questo?!

Quello è stato il mio primo bacio... il bacio che volevo vivere con il signor Jacobs... Ora è andato... Ho già dato il mio primo bacio a uno sconosciuto.

Mi sdraiai sul letto e abbracciai uno dei miei cuscini mentre le lacrime cominciavano a scendere sul mio viso. "Il mio primo bacio... quel bastardo..."

"Sophie? Sei già lì?"

Improvvisamente sentii la voce di papà provenire da fuori la mia stanza. Mi alzai in fretta e mi asciugai le lacrime prima di camminare verso la porta e aprirla. "P-Papà?"

"Sono così felice che tu sia già qui, Sophie. Possiamo parlare un po'?" chiese papà.

"Certo papà, siediti, per favore." Dissi mentre tiravo una sedia per lui. Mi sedetti sul divano e lo guardai. "Di cosa si tratta, papà?"

Papà si raddrizzò prima di guardarmi, "Sophie, c'è qualcosa che voglio che tu sappia. Aspetta, hai pianto?"

"H-Huh? N-No, non ho pianto. I miei occhi sembrano così ogni volta che mi sento assonnata..."

"S-Sì, papà. A proposito, cosa volevi dirmi?"

Sospirò profondamente poi mi guardò. Sembrava esitare su cosa stava per dire. "Sophie, ascolta molto attentamente. P-Penso che sia giunto il momento per te di sposarti."

"C-Cosa? Sposarmi?"

"So quanto è difficile per te stare in questa casa, Sophie. I tuoi fratellastri ti trattano come una serva, non ti stanchi di questo? Non desideri a volte poter semplicemente andartene e essere libera? Voglio solo che tu sia felice, Sophie."

"Papà, ho ancora diciassette anni e sto ancora studiando. Non ho alcuna intenzione di sposarmi con qualcuno e io—io non ho nemmeno un fidanzato."

"Posso suggerirti un uomo." Disse improvvisamente, facendomi guardare verso di lui.

Agrottai le sopracciglia, "P-Papà? Stai davvero pianificando di farmi sposare già? Ma non voglio sposarmi con nessuno ancora, papà. Voglio finire i miei studi prima, voglio realizzare i miei sogni, voglio renderti orgoglioso, e-e voglio sposare l'uomo che amo davvero."

"Ma penso che—

"Papà, sto bene, va bene? So che sei solo preoccupato per me. Non preoccuparti, posso fare tutto, posso servire i miei fratellastri, posso studiare e lavorare allo stesso tempo. Non c'è bisogno che ti preoccupi, va bene?" Dissi sorridendogli. "A proposito, vuoi che ti prepari un caffè?"

"No, sto bene Sophie. Riposati già, so che sei già stanca. A proposito, domani avremo una cena di famiglia. Conosci quel ristorante dove andavamo a mangiare?"

Annuii, "Sì. Ma, abbiamo qualche occasione domani?"

"Sì, vorrei che incontrassi qualcuno. Assicurati di andare lì dopo il lavoro, va bene?"

"Va bene."

Papà si alzò e mi diede una pacca sulla testa, "Ricorda sempre che ti amo tanto, Sophie."

"Ti amo tanto anch'io, papà."

Previous ChapterNext Chapter