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Capitolo ottantaquattro

Domenico

Il forte rumore della porta di metallo che si apriva risuonò nelle sue orecchie, facendolo sussultare dal dolore. Respirava a fatica, le gambe e le braccia intorpidite per essere stato legato a una sedia per le ultime quarantotto ore o giù di lì. Il suo viso era tumefatto e contuso per l...