Capitolo 6 Divorziare per lui
Evelyn si avvicinò ancora di più a Christopher. "Hope, non badare a me. Oggi non avevo la macchina, così ho chiesto a Christopher di riaccompagnarmi a casa. Lo conosci com'è—sempre in pensiero per tutti. Ti ricordi la notte del tuo matrimonio? Appena ha saputo che avevo dei problemi, ti ha lasciata da sola per stare con me tutta la notte."
"Evelyn!" Il volto di Christopher si fece cupo, e la sua voce si indurì.
Fissai Christopher, con un nodo alla gola e gli occhi che mi si riempivano di lacrime.
Christopher, visibilmente teso, disse, "Hope..."
"Quella notte... sei davvero andato da lei?" La mia voce tremava, mentre cercavo di trattenere le lacrime.
Nonostante tutto andasse bene con Christopher ora, il dolore di essere stata abbandonata da lui la notte del nostro matrimonio per una misteriosa telefonata bruciava ancora, dopo tre anni.
Evelyn si portò una mano alla bocca, sorpresa. "Hope, non credevo ti importasse così tanto. Anche durante la tua luna di miele, lui è tornato prima solo per stare con me. Pensavo che tu lo sapessi."
"Sei fuori di testa, Evelyn?" Il volto di Christopher era una tempesta, la rabbia gli si leggeva negli occhi.
"Va bene, va bene, scusa. Come potevo immaginare che non glielo avessi detto?" Evelyn si scusò, ma il tono era fin troppo confidenziale.
Improvvisamente, una voce familiare chiamò. "Hope, perché indugiare alla porta? Entra!"
Bentley, appoggiato al bastone, mi fece un cenno con un sorriso affettuoso. "Vieni, ho qualcosa da farti vedere."
Le lacrime rischiavano di traboccare, mentre tutto lo stress degli ultimi giorni mi travolgeva d'un colpo. Abbassai lo sguardo in fretta per non far vedere il mio turbamento.
"Bentley, Hope è tornata," annunciò qualcuno.
Tutti dicevano che Bentley fosse severo e autoritario, sempre pronto a mettere bocca nella vita di Christopher. Ma per me era la persona più buona che conoscessi.
Bentley aveva organizzato il mio matrimonio con Christopher. Quando Charlie non mi andava a genio, Bentley prendeva sempre le mie parti. Diceva spesso che ero la persona a cui teneva di più.
Se Bentley fosse ancora vivo, non avrebbe potuto trattarmi meglio di così.
Bentley mi lesse subito dentro. "Christopher ti sta facendo tribolare?" I suoi baffi si mossero, pronto a prendere le mie difese.
"No, niente del genere." Non volevo che Bentley si preoccupasse, così lo presi per un braccio e lo accompagnai dentro. "Qui fuori tira vento. Ti senti bene?"
Anche se cercavo di coprire Christopher, Bentley si rabbuiò vedendo lui ed Evelyn insieme. Ma, con tutta quella gente intorno, si trattenne.
Poco prima della cena, Evelyn chiese con voce supplichevole a Charlie se poteva aprire le danze con Christopher.
"Hope, tu e Christopher avete tutta la vita davanti insieme. Se non ti fossi sposata con lui, Evelyn non sarebbe rimasta sola. È pur sempre sua sorella. Dovresti lasciargli un po' di spazio."
Le parole sfrontate di Charlie mi lasciarono senza fiato. Che razza di suocero spinge la nuora a cedere il marito a un'altra donna?
Christopher, come sempre, sembrava impassibile, e questo mi faceva solo infuriare di più. Forzai un sorriso: "Benissimo, oggi sono sfinita. Lasciamo che Evelyn abbia pure il primo ballo con Christopher."
Christopher mi lanciò uno sguardo, poi però lasciò che Evelyn lo prendesse sottobraccio e lo trascinasse in pista.
Luci, alcol, bella gente e una folla che ondeggiava. Questa festa organizzata dai Valence non aveva nulla a che vedere con il compleanno di Bentley. Bentley aveva fatto tanti sacrifici per il successo del Gruppo Valence.
Con un bicchiere di champagne in mano, spiluccavo qualcosa al buffet. Non avevo toccato cibo per tutto il giorno, grazie a Evelyn, e ora la fame si faceva sentire.
"Una signora così affascinante, posso invitarla a ballare?" Un uomo sulla trentina, dall'aria sicura e dai modi gentili, si avvicinò a me.
Gli mostrai la fede al dito. "Mi dispiace, sono sposata."
Lui mi sorrise caldo. "È solo un ballo. Non vorrai mica sprecare una serata così, no?"
Christopher continuava a lanciare occhiate nella nostra direzione dalla pista, ma restava accanto a Evelyn.
Posai la mia mano nella sua. "Va bene, balliamo."
Ci muovemmo verso il centro della pista, proprio vicino a Christopher ed Evelyn.
A metà ballo, Christopher perse la pazienza. Si rivolse al mio cavaliere e disse: "Scusa, posso riprendermi mia moglie?"
Mi attirò a sé, scostando Evelyn senza tanti complimenti.
Vedere la faccia stizzita di Evelyn mi tirò su di morale. "Allora, hai già chiuso con la tua Evelyn?"
"Sei gelosa?" Mi strinse più forte. "Sono tutto tuo. Di cosa hai paura?"
Ogni volta che Christopher mi dimostrava affetto, mi sentivo sempre più coinvolta. Era come se fossi sotto un incantesimo. Stavo per dirgli qualcosa, quando vidi che il suo sguardo si spostava: Evelyn si stava avvicinando, con le lacrime che le rigavano il viso.
Evelyn restava lì, piangendo in silenzio, e questa guerra di nervi tra loro mi sfiniva. Avrei voluto andarmene di sopra a cercare un po' di pace, ma Christopher sbottò contro Evelyn: "Che diavolo vuoi? Non è già abbastanza un casino?" Il tono era tagliente, quasi feroce.
L'avevo visto così soltanto in ufficio. Evelyn, ormai fuori controllo, scoppiò in lacrime e implorava. "Mi accusi, ma sono solo gelosa. Non posso farci nulla!"
"Evelyn, è mia moglie. Che diritto credi di avere per essere gelosa?" ribatté Christopher, la voce tagliente come il ghiaccio.
Il fatto che Christopher mi difendesse davanti a Evelyn, riconoscendomi come sua moglie, mi fece intravedere un barlume di speranza. Forse provava ancora qualcosa per me e per il nostro bambino. Sfiorai il test di gravidanza nascosto tra le pieghe del mio abito e presi coraggio per parlare. "Christopher, devo dirti..."



































































































































































































































































































































































































































































































