Capitolo 5 La vera signora Valence
Quindici percento. È quasi quanto i principali azionisti della società.
Ma Christopher ha accettato al volo, aggiungendo persino un ulteriore cinque percento. Non ha battuto ciglio.
Non mi sarei mai aspettata che accettasse. Agli occhi di molti, non sono altro che una ragazza qualunque a caccia di soldi.
Il padre di Christopher, Charlie Valence, sicuramente la pensava così. Anche i suoi amici. E Christopher stesso? Lui è più difficile da leggere.
Mi addolcii in volto, fissandolo negli occhi. "Parli sul serio? Papà non sarà per niente d'accordo."
Mi strinse forte, inspirando a fondo. "Tu non sei una sconosciuta. E poi, in casa Valence, decido io."
Devo ammetterlo, il denaro ha un suo potere. Quell'offerta del quindici percento delle azioni del Gruppo Valence ha subito placato la mia rabbia mattutina.
C'è del vero nel vecchio detto: Un uomo disposto a spendere per te forse non ti ama, ma chi non lo fa di certo non ti ama affatto.
Mi venne voglia di metterlo alla prova. Sorrisi: "E Evelyn? Le daresti la stessa cosa?"
Christopher si fermò, poi rispose fermamente, "No. Legalmente, Evelyn non ha alcun diritto sul Gruppo Valence. Tutto ciò che posso darle è un lavoro."
Mi attirò a sé, la sua voce risuonava decisa sopra la mia testa. "Farò preparare l'accordo di trasferimento da Donald Quill questo pomeriggio. Oggi mi hai davvero stupito. Non sapevo che conoscessi il signor Grimaldi."
"Ci sono tante cose che non sai," dissi, alzando gli occhi al cielo. "Parlerò con Valencia. Spero che quello che è successo oggi non comprometta la loro collaborazione con il Gruppo Valence."
"Grazie, amore." Mi sfiorò con un bacio. "Stasera festeggiamo gli ottant'anni di Bentley. Dobbiamo andare alla villa dei Valence. Ti aspetto nel parcheggio dopo il lavoro."
"Ricevuto."
Non avevo motivo di rifiutare. Un'idea mi balenò in testa e presi una decisione. "Amore, stasera ti aspetta una sorpresa."
Qualche giorno fa, la sua bugia sulla collana mi aveva fatto esitare a parlargli della gravidanza.
Ma ora che sa distinguere tra me ed Evelyn, non ho più motivo di nasconderglielo.
Appena Christopher se ne fu andato, bussarono di nuovo alla porta del mio ufficio.
Elissa entrò titubante, con un'espressione combattuta. "Hope, tutto ok?"
"Ora sì, sto bene." Con quelle azioni, non potrò mai guadagnare altrettanto come direttrice del design.
Elissa era furiosa. "Tu sei tranquilla, ma Evelyn è al settimo cielo. È appena diventata la nuova direttrice del design. Puoi crederci? Hope, tu e Christopher..."
Si fermò, forse ricordando quell'acqua 'scaccia-pensieri' che avevo bevuto nella sala relax. Solo allora capì che qualcosa era cambiato tra me e Christopher.
Raccontai a Elissa tutto quello che era accaduto negli ultimi giorni, accarezzandomi piano la pancia. "Voglio regalare a questo bambino una famiglia felice, quindi farò di tutto per aggiustare le cose con Christopher. Ma se dovesse tradirmi, non resterò."
Gli occhi di Elissa si velarono di lacrime. "Hope, sono con te qualunque cosa tu decida! Non ti preoccupare per il piccolo. Finché ci sarò io, a voi due non mancherà mai nulla."
Le sue parole mi scaldarono il cuore. La sua amicizia era davvero un dono prezioso.
Sul far della sera, infilai i risultati del test di gravidanza nella borsa, pronta finalmente a dire a Christopher che sarebbe diventato padre.
L'ascensore mi portò direttamente al parcheggio sotterraneo, dove trovai subito la Bugatti nera.
Dopo quasi mezz'ora d'attesa, di Christopher nessuna traccia. Al suo posto, il suo assistente Donald Quill si precipitò verso di me.
Donald aprì la portiera posteriore e mi fece cenno di salire. Poi si mise al volante e mi porse un contratto. "Il signor Valence ha avuto un imprevisto. Mi ha incaricato di accompagnarti a casa. Ecco l'accordo per il trasferimento delle quote: sono due copie, lui ha già firmato. Metti solo la tua firma e tieni la tua copia."
"Va bene."
Diedi un'occhiata veloce al contratto, firmai e restituii una copia a Donald con un sorriso gentile. "Grazie per la premura."
Con l'arrivo dell'autunno, i giorni si accorciavano e le notti si allungavano.
Quando arrivammo alla villa dei Valence, era già calato il crepuscolo.
La villa era tutta un tripudio di addobbi per il compleanno, l'atmosfera era davvero festosa.
Una volta che Donald parcheggiò l'auto, presi la mia borsa e scesi.
All'ingresso, Christopher sfoggiava un elegante completo a tre pezzi, i capelli tirati all'indietro che mettevano in risalto i suoi lineamenti affascinanti. Era circondato da ospiti, per lo più soci del Gruppo Valence, intenti a scambiarsi convenevoli.
"Signor Valence, è così giovane e già così affermato. Il Gruppo Valence è fiorito sotto la sua guida."
Dunque, l'urgenza di Christopher era fare da perfetto anfitrione. Sorrisi tra me e me e stavo per raggiungerlo, quando vidi Evelyn avvolgergli le braccia al collo.
Evelyn, che sembrava incarnare in tutto e per tutto la padrona di casa, si inserì con naturalezza nella conversazione. "Salve, benvenuti."
Gli ospiti, ignari di chi fosse la vera moglie di Christopher, davano per scontato che Evelyn fosse la signora Valence.
"Oh cielo, la signora Valence è davvero elegante e bellissima. Signor Valence, che fortuna la sua!"
Christopher mantenne un'espressione impassibile, senza smentire nulla, e li accompagnò verso la sala del banchetto. "Da questa parte, prego."
Trattenni una risata e mi avvicinai a Christopher, la voce carica di sarcasmo. "Allora, questa sarebbe la famosa signora Valence?"
Christopher mi vide e stava per parlare, ma lo interruppi. "Signor Valence, non ha menzionato di avere una moglie quando era nel mio letto la scorsa notte."



































































































































































































































































































































































































































































































