LA SUA SECONDA COMPAGNA

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Il rituale

Il punto di vista di Alfa Derick

''Rispondimi.'' Urlai e la spinsi contro il muro, facendola gridare dal dolore.

Odiavo non ottenere risposte quando ne avevo bisogno.

''Compagna.'' Il mio lupo guaiva dal dolore, ma lo ignorai e fissai il mio sguardo su di lei.

''Che cosa hai fatto, dimmi che incantesimo hai usato.'' Urlai e strinsi la presa sulle sue braccia.

''Non... so... di cosa... stai... parlando.'' Supplicò con gli occhi pieni di lacrime, che indebolirono il mio lupo, ma io lo ignorai completamente.

''Il mio lupo è confuso, pensa che tu sia la sua compagna, ma io ho una sola compagna, quindi dimmi cosa hai fatto.'' Minacciai.

''Credimi, non ho fatto nulla, alpha, non so di cosa stai parlando.'' Supplicò scuotendo la testa con paura.

''Bugie, stai mentendo.'' Urlai e la colpii di nuovo contro il muro, facendola gridare di dolore.

Giuro che le avrei fatto di peggio se non fosse stato per l'ululato costante nella mia testa, che mi stava rendendo scomodo e irrequieto.

''Derick, dove sei, tutti stanno aspettando che tu esegua i rituali.'' Sentii la voce di Emma attraverso un collegamento mentale.

Con rabbia gemetti e risposi ''Sto arrivando.'' Comunicai mentalmente quelle parole a Emma e lasciai andare le braccia di Victoria.

Rapidamente, si allontanò da me e si massaggiò le braccia mentre inghiottiva il dolore e la paura.

''Sentirai sicuramente parlare di me, e non osare dire a nessuno che sei la mia compagna, altrimenti mi assicurerò che tu non viva per raccontarlo.'' Minacciai e mi allontanai, mentre il mio lupo continuava a guaire di dolore.

''Stai zitto, stai solo zitto.'' Dissi con rabbia quelle parole al mio lupo, mentre salivo le scale per tornare al salotto.

Lentamente, presi un respiro profondo quando vidi tutti gli occhi divertiti su di me.

''Ti stavamo aspettando.'' Emma mi sorrise ampiamente e avvolse le sue mani attorno al mio braccio.

Io ed Emma eravamo la coppia perfetta agli occhi di tutti, e non vedevo l'ora di farla diventare la mia Luna. Con lei al mio fianco come mia Luna, il mio branco sarà uno dei più temuti e rispettati al mondo.

''Iniziamo il rituale.'' Dissi quelle parole ad alta voce a tutti, che esultarono in risposta e mi circondarono.

Lentamente, Emma si fece da parte mentre io mi posizionavo al centro della stanza.

Tolsi la giacca nera che indossavo e la diedi a un uomo che stava accanto a me, che supponevo fosse il mio beta.

Tolsi la camicia bianca che indossavo e la consegnai a lui, rimanendo a torso nudo.

Lentamente, mi inginocchiai sul pavimento mentre Padre si avvicinava a me con una ciotola di sangue che apparteneva ai nostri antenati e che era stata conservata per secoli.

''È ora di governare il tuo branco, ma prima devi essere ritenuto degno dai tuoi antenati.'' Disse quelle parole e prese un coltello dal vassoio, che era tenuto da un servitore.

''Sei pronto.'' Chiese, orgogliosamente.

''Sempre pronto.'' Parlai con orgoglio e senza paura dentro di me.

Voglio dire, ho aspettato questo giorno.

''Molto bene allora, che il rituale abbia inizio.'' Si avvicinò a me e con forza, mi tagliò profondamente il braccio destro con il coltello, facendo uscire il sangue copiosamente. Rapidamente, mise la ciotola sotto il mio braccio e lasciò che il mio sangue cadesse nella ciotola.

Se il mio sangue si separa dagli altri nel recipiente, significa che non sono figlio di mio padre e i miei antenati non mi hanno accettato.

Curiosi, tutti fissarono lo sguardo sulla ciotola mentre il mio sangue continuava a cadere, per vedere se il mio sangue si sarebbe separato dagli altri, ma con mia grande gioia il mio sangue si mescolò con quello dei miei antenati.

''Whooo.'' Tutti nella sala urlarono felici quando fu confermato che ero stato accettato dai miei antenati.

''Salve Alfa Derick, salve Alfa Derick.'' Tutti intonarono in coro mentre mi alzavo da terra.

''Sono orgoglioso di te, figlio.'' Papà disse quelle parole con orgoglio prima di andarsene.

''Per favore, lascia che ti aiuti.'' Un giovane che dovrebbe avere la mia età si avvicinò a me.

''Clinton?'' Chiesi,

''Sono felice che tu possa ancora ricordarti di me, alpha.'' Abbassò leggermente la testa in segno di rispetto.

''Lascia che ti aiuti con quello.'' Annuii alle sue parole, e lui prese il mio braccio sanguinante.

Lentamente notai che inspirava profondamente con gli occhi chiusi e, come in un batter d'occhio, la ferita scomparve, lasciando solo un piccolo segno.

''Hai un dono straordinario.'' Lo lodai.

''Non così sorprendente come il tuo.'' Abbassò leggermente la testa e tornò tra la folla.

''Congratulazioni caro.'' Emma mi sorrise mentre mi porgeva la camicia e la giacca.

''Grazie.'' Sorrisi e presi i vestiti da lei.

''Quando dovrei iniziare a prepararmi per il mio rituale.'' Chiese eccitata.

''Molto presto.'' Nel momento in cui dissi quelle parole, percepii quel familiare e affascinante profumo.

Muovei il naso tutt'intorno solo per incrociare di nuovo il suo sguardo, lei notò il mio sguardo su di lei e si nascose rapidamente dietro la folla.

''Stai cercando qualcuno?'' Chiese Emma.

''No.'' Dissi quelle parole e mi misi la camicia, lasciando due bottoni aperti, e appesi la giacca sulla spalla.

''Congratulazioni Alfa Derick.'' Edwin, il fratello di Emma, mi porse la mano per una stretta.

''Grazie, spero che diventeremo amici e alleati in futuro.'' Risposi e presi la sua mano.

''Certo, mia sorella sarà la tua Luna nei prossimi mesi e penso che questo rafforzerà la nostra relazione.'' Spiegò con una risatina.

''Ben detto.'' Dissi quelle parole e mi allontanai mentre Emma mi seguiva.

''Quando mi annuncerai come tua Luna?'' Chiese Emma con un leggero brontolio.

''Molto presto...'' Risposi, ma i miei occhi non poterono fare a meno di girarsi verso la direzione di quel profumo tentatore...

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